lunedì 28 giugno 2010

Picnic creativo 2, la vendetta!

Me lo aveva anticipato Alessia di Beads and Tricks, ma ora è ufficiale:

Domenica 4 luglio
Parco Forlanini, Milano
2° Picnic Creativo
organizzato da Artigianando

E io (a meno di catastrofi) stavolta ci sarò! ^___^
(D-chan danza e piroetta spiraleggiando)

Per potersi organizzare al meglio è necessario sapere quanti saremo... quindi siete invitati a confermare la vostra presenza via mail entro il 2 luglio (non a me, scrivete ad artigianando@live.it!)
Ma non è che se portate un amico all'ultimo momento lo cacciamo, eh? Solo che ci sarà meno aperitivo da offrire! ^O^

Mi raccomando, per chi ci sarà: io avrò sicuramente la macchina fotografica nella borsa, e altrettanto sicuramente mi dimenticherò di usarla. Ricordatemelo!!!

venerdì 25 giugno 2010

Matematita

(clicca sull'immagine per vedere l'originale nel contesto)

Il link al sito Matematita sul mio blog credo che ci sia sempre stato, o comunque ce l'ho messo molto presto.
Perché nonostante sia un sito di divulgazione matematica (e già vi immagino storcere il naso o sbuffare di noia hehehe) forse val la pena di passarci anche per voi, perché ci sono delle foto interessanti come quella qui sopra... Andate a vedere il catalogo delle immagini. Non fatevi spaventare da paroloni come "geometria 4D" o "topologia" (che non c'entra nulla con i topi, ma con "topos", "luogo" in greco!) e andate a guardare, per curiosità, che diamine ci fa la Sagrada Familia di Barcellona nella sezione "numeri"...

Ci sono foto di piante e animali, di molti edifici (interi o solo dei fregi o dei mosaici che li decorano), di opere d'arte, di esotici bazar e di prodotti d'artigianato, oltre ad immagini di pura didattica matematica. E anche tazze e bomboloni: con la topologia ci si fa colazione, non lo sapevate? XD
Nella sezione miscellanea di immagini troverete la matematica dove non pensavate che ci fosse, anche nelle foto delle vacanze! La cosa vi spaventa? Ma va! La geometria è innocua, è fatta di riflessi, figure a stella, filari di alberi... La simmetria esiste in tutte le arti decorative, non è mica roba da scienziati!

Io cercavo l'immagine di una spirale, ho usato la funzione "cerca" e tra gli altri risultati mi è uscita questa qui: mi sembrava talmente carina che ho deciso di scrivere questo post! ^___^
Che cosa sarà? Una cancellata con un cactus sullo sfondo? Uno strano animale con aculei e tentacoli? Cliccateci sopra ed andate a scoprirlo... ^_-

mercoledì 23 giugno 2010

Creare, un po'... foto, zero!

Visto che a casa mia abbiamo bisogno di lavori di manutenzione e c'è un po' di traffico, non ho molto spazio per la creatività.

Sto andando un po' avanti con le cosine che ho promesso qua e là, ma non ho ancora niente di pronto. Non ho la pazienza di fare le foto ai work in progress, vogliate scusarmi... é_è

Oggi è giorno di "Questo sì!", e io ho non-consegnato il mio lavoro. Cioè ho preparato le componenti e ho lasciato che il destinatario le montasse... ero troppo in ritardo con la consegna, ma piuttosto che arrivare a mani vuote ho preferito così.

Il tema era "il dinamismo", e io sinceramente non sapevo cosa inventarmi, il dinamismo non è mio amico, è anzi una caratteristica di cui sono del tutto priva e di cui avrei bisogno (secondo me potrei farne decisamente a meno, ma mi è richiesto dalla convivenza con il mondo civile, sai com'è)...
Quindi ho risolto cercando di rappresentare il movimento, che non è la stessa cosa, ma mi sembrava abbastanza a tema.

Ho non-costruito un "mobile", cioè una di quelle strutture che si appende e dalla quale penzolano diversi elementi decorativi. Alcuni di questi aggeggi somigliano a delle tendine, altri alle giostrine che si appendono sopra al lettino dei bambini piccoli... quei robi lì, ecco. Il mio prevede che ci si appendano degli uccellini origami, quelli che tirando la coda sbattono le ali.
Più dinamico di un mobile che ad ogni soffio di vento fa volare gli uccellini, non saprei... Ora che ci penso, si poteva appenderci dei semplici aeroplanini di carta!

Non essendo finito non gli ho fatto alcuna foto... Forse ne metterò una quando il mio amico lo avrà assemblato ed appeso, o forse vi farò un disegno... o forse no!

Oggi ho conosciuto anche Dilshika e sua mamma ^___^ Me contenta ^___^
Come al solito ho dimostrato tutta la mia non-convenzionalità, beh, spero almeno che si siano divertite! :P Stavolta sui gradini del duomo piegavo origami (quelli da consegnare) che ho finito al bar, anzi ho insegnato al mio amico come si fanno XD E anche a canticchiare "lallallà" come i bambini quando fai sbattere le ali XDDD

Per Dilshika ho fatto un'altra rosa 3D a chiacchierino, stavolta di un rosso intenso. Pensavo di applicarla ad una base per anelli di misura regolabile, che mi era stata regalata da un'amica (grazie Cricca-chan!). Non sapendo però se la destinataria fosse allergica ai metalli o meno, ho proposto un'alternativa con il fiorellino fissato ad un nastrino di raso, che si potesse legare al polso come bracciale o al collo come collarino.
Ma lei non soffre di tali allergie e ha preferito l'anello ^__^ E quindi al bar ho sfoderato il mio set da cucito portatile per fissare il fiore alla base... ma non la macchina fotografica per fotografarlo T___T Eppure ho tirato fuori di tutto dalla borsa, sembravo Mary Poppins, ma perché la macchinetta no? Eppure l'avevo... T___T

Insomma, un altro pomeriggio di divertimento creativo! Senza contare gli altri progetti che i miei compagni di oggi stanno portando avanti tra loro...
Auguri per le vostre prossime creazioni! ^__- Sono poi curiosa di vederle! ^o^ Sarò la vostra fan n.1!
...
O__o Dovrò inventarmi degli striscioni, un logo per il fan club, qualcosa! >_<

Ragazzi diamoci dentro tutti quantiiii!
Anche voialtri che mi leggete, coraggio! La creatività è contagiosa! ^O^

martedì 15 giugno 2010

Questo è un post programmato

Infatti questa settimana mi è pressoché impossibile stare al computer. A stento riceverò la posta elettronica, siate comprensivi se avete bisogno di me e non mi trovate ^^"

Tornerò al più presto, non appena le mie mani avranno prodotto qualche novità... Ormai ho pubblicato tutti gli ultimi lavori eseguiti, non ho nient'altro da mostrarvi per il momento.
No work, no post! XD

Statemi bene, e... auguri per il solstizio d'estate, ormai manca poco! Si cambia stagione, ragazzi! ^o^

domenica 13 giugno 2010

Trasparente

Questo è un tema che avevo proposto per l'ATC swap di AbcHobby, ma poiché non è stato scelto mi sono sentita libera di riciclarlo per "Questo sì!".


Ciò che ho realizzato è molto semplice: un "blocco" di quattro fogli di diverso tipo e diverso grado di trasparenza.


Sul primo, un film trasparente per stampanti a getto d'inchiostro, è stampato un disegno di Escher (ancora lui!) che si intitola "Tre mondi". Nelle mie foto lo vedete ribaltato perché per errore ho messo il foglio da rovescio! Ho scelto questo disegno perché lo avevo notato poco tempo prima mentre cercavo le figure da mettere sulla scatola, e mi sembrava a tema. Ho fatto diverse prove con due stampanti e due tipi di fogli trasparenti, questo è quello che dava il colore più scuro, anche se a vederlo dal vivo è un po' verdognolo (il colore dell'immagine a video, della stampata e della mia foto sono tutti diversi... T_T )
Il secondo è carta da lucido, senza niente.
Il terzo è carta velina per macchina da scrivere, sopravvissuta al corso di dattilografia che mio fratello ha seguito forse vent'anni fa.
Il quarto è comune carta bianca da stampante, su cui ho scritto a mano un "componimento" che non so se chiamare "poesia", "filastrocca", o cosa... ha un ritmo martellante un po' da rap (qualcuno mi corregga se invece è hip hop), se la leggo ad alta voce mi fa un po' effetto XD


Rigurdo al "componimento"... sono tanti i concetti condensati in poche parole.
L'acqua di sorgente mi ricorda piacevoli gite nei boschi, fiorellini ed uccellini, ed insomma un sacco di cose carine... E la gioia semplice: "E le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi", per dirla con un'altra canzone. Mi è venuto in mente quello che dice la volpe al Piccolo Principe: "non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". Cioè l'essenziale è, in qualche modo, trasparente.

Tra gli oggetti trasparenti, insieme all'acqua, ho pensato al vetro. E quindi alla sfera di cristallo. Ci si vede attraverso, ma cosa si vede? Il futuro, l'invisibile. Guardare nel futuro è come vedere nel buio. Il buio... come chiudere gli occhi per non vedere con gli occhi ma col cuore, per assaporare una sensazione, come per un bacio. Il buio aiuta a vedere il trasparente. E il gufo che vede le cose oscure è simbolo di saggezza (tra le altre cose).

Nel pensare al trasparente mi sono venute in mente molte idee contraddittorie. Una è saltata fuori subito quando abbiamo proposto il tema: il velo che rivela. Cioè qualcosa che copre ma intanto lascia vedere. Un'altra è stata la lente degli occhiali, che aiuta a vedere ma che deforma le immagini (e dà il mal di testa a chi ha la vista buona). Come la lente d'ingrandimento: sono trasparenti però non fanno vedere quel che c'è dietro, ma qualcos'altro.
Altre idee erano "pizia profetessa" (o "profezia oscura"), cioè una rivelazione che dovrebbe far vedere e capire qualcosa ed invece non è facile da interpretare, oppure "mare negli abissi", cioè l'acqua trasparente nelle profondità si trasforma in buio assoluto, o "vetro che riflette", che fa vedere ciò che sta davanti e non ciò che c'è dietro, o ancora "lastra d'alabastro", come le vetrate colorate fa passare la luce ma al contempo la modifica rendendola colorata, e "tenda alla finestra" che si usa per avere privacy e luce contemporaneamente, per vederci senza essere visti.

Un po' diversa è l'idea di "uomo d'onore, mano sul cuore" (che infatti spezza il ritmo): da una parte può riferirsi al giuramento d'onore fatto con la mano al petto, al cavaliere senza macchia, puro e trasparente, al gesto sombolico del "cuore in mano", sincerità, trasparenza. Dall'altra al mafioso "uomo d'onore" per il quale il cuore è un bersaglio da colpire, un uomo che causa dolore anche non-fisico per la perdita di una persona cara, un colpo al cuore. Anche l'onore, la trasparenza morale, ha assunto un significato ambiguo.

Il resto a questo punto è chiaro (trasparente?). Oltre all'acqua, al vetro, ad altri oggetti solidi, mi sono occupata anche dell'aria, e con essa di ciò che è immateriale, trasparente, eppure indefinibile e misterioso, insondabile.

Quando ho elaborato questo "componimento", ero indecisa tra due varianti: quella che ho consegnato, più breve, ed una "versione canzone", che prevedeva due strofe ed un ritornello. Per chi me lo ha chiesto, e ad uso e consumo vostro, ecco qui anche la seconda possibilità:

Acqua di sorgente
quello che è importante
l'occhio non lo vede
ma il cuore lo sente.

Sfera di cristallo
scruta nel futuro
occhi come un gufo
vedono nel buio.

Aria, Acqua, Pioggia, Vento,
fonte di vita, tempesta di morte
E l'anima
mistero trasparente


Lente dell'inganno
Velo che rivela
Vetro che riflette
Lastra d'alabastro

Mare negli abissi
Pizia profetessa
Uomo d'onore
Mano sul cuore

Aria, Acqua, Pioggia, Vento,
fonte di vita, tempesta di morte
E l'anima
mistero trasparente


Ops, un particolare: la graffetta che tiene insieme i quattro fogli è una spirale fatta col filo di rame argentato omaggio, quello con cui ho ingabbiato le biglie! Ora faccio da me anche le graffette! XD

venerdì 11 giugno 2010

Very Mony

Circa un anno fa ho lanciato il mio blog candy. L'unico che abbia fatto fino ad ora. E per ora non ho intenzione di lanciarne un secondo. Quindi non vi potete sbagliare, quello è.
Dicevo? Ah sì.
IL mio candy lo aveva vinto Mony, o ViolaMony come si firma ora.
Il premio era a sorpresa, volevo che avesse queste caratteristiche:
_ che fosse adatto al vincitore (che piaccia, si spera...)
_ fatto o rielaborato a mano da me
_ che, nel caso andasse a persona cretiva, potesse servire come materiale su cui lavorare piuttosto che come opera compiuta, o che almeno avesse un certo margine di personalizzazione. Così, nel caso non fosse piaciuto, avrebbero almeno potuto riciclarlo XD

Nella mia testa vale l'equazione: "albero + spirale = Mony", e quindi un premio per Mony doveva essere un premio con alberi e spirali.

Ho scelto di ricamare a punt'erba un albero spoglio su un tessuto beige grezzo (suppongo sia di lino ma non ne sono sicura) di cui avevo un avanzo in casa, con del perlé marrone. Ho cominciato disegnando un albero con una matita da sarta, ad occhio senza seguire un modello, ma appena ho finito il contorno e mi apprestavo a disegnare le venature spiraleggianti, ho scoperto l'errore! I rami erano troppo sottili e non sarei riuscita a ricamarci dentro nulla! °O° E le spirali? Dove ce le metto? >o< Non posso mica cancellare tutto e rifare daccapo o buttare via il tessuto! -_-" Beh, visto che avevo una mezza idea di disegnare delle nuvole sullo sfondo, ho deciso di fare le nuvole coi ricciolini a spirale, visto che mi stanno simpatiche... Peccato che mi sia sbagliata e abbia fatto il punt'erba inclinato dalla parte opposta, il che, per via della torcitura del filo, lo fa risultare più in rilievo di quello dell'albero...


Queste foto le ha scattate ViolaMony, perché io (ovviamente) mi ero dimenticata di fotografare l'opera prima di darla via. Cliccandoci sopra le vedete in grande, come solito.

Ho chiesto a mia mamma (che di ricamo ne sa, e tende ad essere criticona) se per lei andava bene, e mi ha detto che le sembrava troppo vuoto. Non che era tutto storto, quindi va bene così. Il motivo per cui è vuoto è che volevo fosse la destinataria a decidere se lasciar tutto così, se dipingere all'interno dei contorni come in uno stitchery, se applicarci delle foglie, dei fiori, dei frutti, degli uccelletti col nido, delle spille, delle monetine (alla faccia di chi dice che i soldi non crescono sugli alberi)... Idem c'è uno spazio vuoto sotto l'albero affinché lei decidesse se incollarci una foto (visto che le piace fotografare e fare LO, uno di stoffa avrebbe potuto interessarla, penso) o usare il ricamo come centrino ed appoggiare lì un oggetto, o scrivere un messaggio, o cos'altro... Non ho rifinito il bordo per un motivo analogo: così il mio regalino può essere incorniciato, cucito su un altro tessuto rimboccando i margini, orlato, rifinito con un pizzo all'uncinetto... Ho pensato anche che a Mony non piacciono le pagine bianche ed uniformi, così ho usato un tessuto beige e grezzo, con diverse imperfezioni della trama qua e là (nella foto ne vedete un esempio, insieme ad un particolare del ricamo).


Dopo quasi un anno dalla proclamazione della vincitrice, quando ho avuto il lavoro finito, lavato e stirato in mano, le ho chiesto se potevo consegnarglielo di persona. Perché sembrava ci fosse una specie di maledizione per cui non siamo mai riuscite a beccarci in una fiera, lei andava sabato e io domenica, o lei la mattina e io il pomeriggio, insomma, prima o poi dovevo riuscire a vederla! Allora ho preso appuntamento direttamente con lei ^__^
Come al solito sono arrivata in ritardo e ho parlato solo io dei fatti miei, ma pazienza u__u"""
Lei invece è stata molto carina e sono molto contenta di averla potuta incontrare! ^o^

Spero comunque che l'usanza della consegna a mano di premi e swap si diffonda, quando possibile, perchè lo trovo molto divertente! Fa piacere incontrare, se capita l'occasione, una persona che senti spesso nel web e ti sembra di conoscere da tanto... perché aspettare sempre una fiera o un meeting organizzato? L'occasione può essere molto più a portata di mano!

martedì 8 giugno 2010

Salviamoli dal cestino!

Che io sia una riciclatrice è noto. Che io sia dedita al baratto, pure. Che io sfrutti cianfrusaglie mie e altrui per creare, non ve lo sto a dire. Ma allora perché farne un post?

Hahahaha perché mi diverto! Ecco perché!

Innanzitutto volevo mostrarvi le matitine con cui ho disegnato la mezza mela. Questa è la foto che si trovava sull'annuncio di baratto: le ho viste e le ho volute.
(Clic sulle immagini per aprirle in dimensioni originali)


Non sono bellissime? E poi, come mi porto in borsetta il lavoro all'uncinetto o a chiacchierino o a maglia o il ricamo, ora posso portarmi dietro anche i colori! È fantastico! Avevo già un set del genere ma di sole 6 matite, ed il sacchettino che le conteneva si è sfasciato subito... Queste invece mi terranno un sacco di compagnia :)

La stessa barter da cui ho avuto le matitine possedeva anche un "facciografo"... una cosa tipo il normografo ma per fare i ritratti invece delle scritte! Peccato che avesse già concordato lo scambio con qualcun altro e non me lo sia potuto prendere! La foto è sempre presa da ZeroRelativo:


Un'altra gentil donzella invece aveva cinque biglie che avrebbe regalato a chiunque scambiasse con lei, bastava chiedere di aggiungerle al pacchetto. Anche queste, appena le ho viste le ho volute! Mi sarebbe piaciuto usarle come perle per una collana, solo mi chiedevo come avrei potuto infilarle o anche appenderle a mo' di ciondolo.
Questa la foto di come le offriva lei:


E questa la foto di cosa ne ho fatto io:


Le ho ingabbiate! Ora si può usarle per farne bigiotteria...
E allo stesso modo si possono salvare dal cestino palline o sassetti di vetro decorativo, pietre e cristalli regalatici come portafortuna ma che non osiamo portarci in giro in tasca, e simili.

Il sistema è semplice. Basta una pinzetta a punte tonde ed un filo metallico né troppo molle né troppo duro (non si deve srotolare appena lo si tira, ma nemmeno essere troppo rigido o faremo una faticaccia ad avvolgerlo intorno alla biglia). Io ho usato un filo di rame argentato che
mi è stato dato come campione omaggio in un negozio di materiale elettrico, a Milano in zona Porta Venezia. Non ho speso un centesimo per procurarmi queste perle! E mi piacciono così tanto!

Si inizia creando con la pinza un occhiello all'estremità del filo metallico, piegando il filo ad angolo retto subito sotto all'occhiello, e cominciando ad avvolgerlo a spirale, non proprio in piano ma creando una forma leggermente ad imbuto.


Poi si calza l'imbuto sulla biglia e si comincia ad arrotolare il filo intorno ad essa...


All'ultimo giro si taglia il filo, lasciandone un trattino per fare l'occhiello, il quale andrà poi posizionato correttamente al centro della spirale.


Avvertenza: come tecnica è semplice, se si sanno già fare gli occhielli con la pinzetta (io qui non l'ho spiegato, sorry! Ma altrimenti quanto allungavo il post?). Il difficile è fare delle spire lisce e regolari, e trovarsi alla fine con i due occhielli girati dalla stessa parte e non sghembi. Vi assicuro che ho faticato parecchio per sistemare e rimodellare le spire, essendo alla mia prima esperienza; ma ho capito chiaramente che basta farci un po' la mano e poi è tutto molto facile. Già per la quarta biglia andava meglio.


Ora non so bene cosa farne; ho una mezza idea ma non sono soddisfatta... probabilmente devo solo aspettare che mi capiti per le mani il materiale giusto per poter completare la collana. Qualcuno ha degli scarti di colore argentato da regalarmi? Anche bianchi o trasparenti potrebbero andar bene... :D

lunedì 7 giugno 2010

La caduta di Icaro

L'ultimo tema per lo swap "Questo sì!" era "La caduta di Icaro", proposto dal mio compare.
Chiacchierando con lui delle ali di Icaro e della cera che le teneva insieme, mi sono venute in mente cose sciocche come "la cera c'era, poi non c'era più perché si è sciolta", o pensavo a quale fosse quel film sulle arti marziali in cui il maestro insegnava "metti la cera, togli la cera", e amenità del genere.
Mentre tornavo a casa mi è venuta in mente un'idea buffa e ho cominciato a fare lo schizzo di un disegno (all'epoca non avevo ancora le matitine, ho usato la biro ed il taccuino che avevo in borsa).

Pensavo di fare una vignetta umoristica così, per gioco, e che avrei sviluppato il tema con qualcos'altro di più serio; invece più ci pensavo più mi sembrava che ci fossero tutti gli elementi, che i particolari combaciassero, e quindi alla fine il mio lavoro è stato un breve racconto con illustrazione (su cui potete fare clic per vederla meglio).


LA CADUTA DI ICARO

I bolli di sole, che fino a qualche tempo prima erano sul muro, avanzavano strisciando lentamente sulle coperte e il cuscino.
"Oggi non c'è scuola, posso dormire finché voglio", aveva risposto il ragazzino a suo padre che lo chiamava. E quello aveva grugnito brevemente la sua disapprovazione, anche se in realtà gli faceva comodo non avere nessuno in giro per casa mentre faceva le pulizie.
Strano che un uomo faccia i mestieri di casa? Beh, no, se in quella casa ci sono solo due uomini. Anzi, uno e mezzo, a quello nel letto mancava ancora qualche anno per poter essere detto "un uomo". E mancava anche qualche soldo a suo padre per potersi permettere una colf, e così i due si erano dovuti ingegnare per risolvere da soli le varie incombenze.
La luce che filtrava dalla tapparella dava un po' fastidio al ragazzino, che aveva il cuscino ormai invaso da occhi luminosi, ed iniziava a prendere un po' più in simpatia l'idea di alzarsi. Ormai di bolli sul muro non ce n'erano più, e addirittura cominciavano a scendere dal letto, quando finalmente scese dal letto anche lui.
Pigramente si diresse verso il bagno, si diede una sciacquata, tornò indietro per vestirsi, quindi si diresse deciso verso l'armadietto dove le brioches aspettavano solo lui. Mentre masticava con soddisfazione affacciato alla finestra, entrò in cucina anche il padre, col solito grembiule a strisce verdi della domenica e lo straccio a cavalcioni del tascone davanti, e col solito "sgrunt", stavolta generato dalla cartaccia sul tavolo con tutte quelle briciole che le facevano la festa intorno.
Arrivò in cucina anche un grido di richiamo, attutito dal vetro chiuso. Il ragazzo scattò, sollevando il braccio, lo agitò velocemente, si cacciò in bocca l'ultimo boccone di brioche e scappò via.
"Ehi Icaro, attento al…" SBAM! "…la cera..." E l'uomo si affacciò dalla porta, borbottando a proposito del pavimento di marmo del salotto. In fondo al salotto vide il figlio che si massaggiava il didietro con una mano, con l'altra girava le chiavi nel portoncino d'ingresso, e tra sè e sè esclamava: "accidenti, che volo..."



Poiché il mio amico si è divertito a dare lo stesso tema a me ed ai suoi studenti come compito, ed ovviamente anche a se stesso, in classe i ragazzi lo hanno visto trafficare ed erano curiosi di vedere cosa ne sarebbe uscito. Ma per noi due la consegna veniva un po' prima che per la classe, e così non ha potuto presentare la sua opera, ce l'avevo io! I ragazzi erano restii a credere che anche lui avesse una prof che gli dava i compiti da fare, quindi ho fatto delle foto alla sua opera e gliele ho mandate per mail, così che potesse stamparle e mostrarle agli studenti. Sullo sfondo della foto, la tovaglia arancione a fiori della mia cucina (che ormai conoscete bene anche voi) testimonia che esiste una committenza: lui non ha una tovaglia del genere, e anche se di tovaglie così ne esistono tante solo io ho pubblicato il disegno di Dilshika, quindi credo ci siano prove sufficienti per dimostrare i fatti.

Il bello però è che pure il mio lavoro è stato mostrato agli studenti come esempio di particolare originalità O_o ed ha pure avuto successo! O_O Insomma ci siamo fatti quattro ghignate in tanti! XDDDD

Però Mony ha visto l'opera in anteprima, quindi nei miei ricordi legati a questo strano Icaro cadente sarà sempre onorata come Prima Ghignatrice ^__^
(Del mio incontro con lei parlerò più avanti...)

Sapevo che essere buffa è la mia qualità principale (?), e sinceramente spero di avere incoraggiato gli studenti a produrre compiti buffi, nel senso di insoliti ed originali... anche il prof non è mica un tipo banale, se vede qualcosa di interessante per la sua novità darà un buon voto!

Ora tremo al pensiero di cosa mi tirerà fuori per la prossima volta... mercoledì mi consegnerà un lavoro sul tema "tasparente" (o "la trasparenza"), che ho proposto io. Sembra che si stia divertendo un sacco e che abbia in mente qualcosa di molto particolare, da come mi scrive per mail, ma poiché il nostro swap impone il segreto sull'opera fino al momento della consegna non posso far altro che attendere e friggere... Io invece non ho avuto nessuna idea particolare e anzi mi manca ancora un pezzo... devo essermi spremuta troppo per Icaro -__-

venerdì 4 giugno 2010

Ma se io lo uso così?

Frugando tra i materiali di bigiotteria mi è capitato in mano questo aggeggio

e ho pensato di mettermelo al collo usando un semplice cordino, senza neanche il gancio, chiudendo il laccio con il nodo inglese:

Poi però l'ho guardato meglio...

e ho notato che il disegno ricorda un po' certe vecchie tappezzerie, ramages dal sapore un po' antico... anche l'aspetto è un po' shabby, dopotutto. Allora mi è venuto in mente che poteva andare anche per creare un gioiello di gusto rétro...

Ho preso un fiocco di velluto che avevo in giro un po' sgangherato, una perla a goccia già montata con dei brillantini, del filo di ottone per legare tutto insieme. Mentre pensavo se fosse più adatto il nastro di raso o di velluto per appenderlo al collo, e se chiuderlo con un altro nodo a fiocco sul retro o mettergli un gancio, mi sono ricordata di avere un collana nera col nastro di organza cui si è rotto il ciondolo. Toh, già fatto, senza fatica.


Ora, non che la collana sia a posto così, però è un'idea...
Penso che in questa versione non la indosserei mai (troppo "impegnativa"), però potrei sempre farla per qualcun altro... Voi come la preferite, semplice semplice o in versione elegante? Come mi suggerite di completarla? Potrei mettere una fila di piccole perline bianche invece del filo di ottone, sul fiocco e sulla parte alta... o degli strass... boh?

Questo sì!

"Questo sì!" è il nome che abbiamo dato allo "swap bi-settimanale del mercoledì". Più breve ed accattivante, no? :D

Non vi sto a spiegare tutto daccapo. Vi basti sapere che io ed un amico ci troviamo a Milano di mercoledì, una volta ogni due settimane, per fare quattro chiacchiere, scambiarci un lavoretto/disegno/poesia/quello che ci salta in testa purché fatto o rielaborato da noi e che riguardi un tema prestabilito, e stabilire a turno un tema sul quale arrovellarci per altre due settimane, fino al prossimo incontro.

Poiché mi piace pubblicare su questo blog le mie opere, e poiché mi viene naturale dire anche "questa l'ho fatta per uno swap in corso", cercavo un nome da dare a tale "iniziativa creativa", in modo da poter inserire un banner sul blog o almeno potermici riferire in modo semplice e chiaro per i lettori.

Allora ho chiesto consiglio al mio compagno di swap. Lui ha un nome con iniziale C, e io sono caratterizzata dalla D: affiancando le due si può ottenere un cerchio con una sbarra verticale in mezzo, come simbolo di unione delle parti, condivisione, scambio, ci sembrava adatto. Dischi e cassette di una volta hanno lato A e lato B, noi abbiamo parte C e parte D. Bello, mi piaceva. Lui ha pensato "come le due metà di una mela", poi ci ha ripensato perché non voleva che ci entrassero implicazioni del tipo "siamo fatti uno per l'altra", non sarebbe proprio il caso. Dopo qualche tempo, la scorsa volta è arrivato con questa cartolina:

C'è una piccola scritta in francese: "Même la moitié d'une pomme est encore irrésistible." cioè "Anche la metà di una mela è ancora irresistibile." (per me, anche una sola fetta di torta, o anche l'ultimo biscotto di una scatola, sono altrettanto irresistibili dell'intero...) e ancora più in piccolo lo slogan "Les pommes. Elles sont toutes à croquer." cioè "Le mele. Sono tutte da sgranocchiare." Suppongo si trattasse di una pubblicità francese per incentivare il consumo di frutta? Non riporta alcuna marca...
E mi spiega che magari dire "le due metà di una mela" è eccessivo, ma le due metà di una mezza mela, questo sì, potremmo anche dirlo...

E quindi mi son messa a disegnare, grazie alle fantastiche matitine di cui un giorno vi racconterò, due cartoncini che fanno da etichetta ai nostri lavori. O meglio: ho disegnato una mezza mela nel bel mezzo di un cartoncino lungo, e poi ho tagliato la mezza mela in due! Lui ha una cartellina in cui infilare le mie cosette, e questa ne è l'etichetta:

Io invece ho una scatola per le sue opere, che mi ha fatto lui su misura nel formato delle sue buste, ma ha già un'etichetta sopra e non so dove attaccare questa (la scatola non è molto grande):

Poi ho preparato anche un'immaginetta (un tantino enorme, a dire il vero, dovrò rifarla) da mettere nello spazio delle iniziative creative a cui partecipo... finalmente! Ma quella forse l'avete già vista nei giorni scorsi, è in questa pagina, in basso a destra. Ora posso metterci un link che conduca a questo post.

Insieme alla scansione della cartolina che avevo visto, ho ricevuto anche l'immagine dell'altra cartolina della serie, questa qua:

Che dice "Envie de mordre." cioè "Voglia di mordere." e ancora, più in piccolo, "Les pommes. Elles sont toutes à croquer." Tra l'altro, ho scoperto che "croquer" non significa solo scricchiolare, mordere o sgranocchiare (cioè "fare croc"), ma anche "fare uno schizzo" o "abbozzare qualcosa"... quindi, le mele sono tutte da... disegnare in modo approssimativo? Ah beh, allora è precisamente quello che ho fatto! ^___^

Bene, il quarto di mela denominato "D" vi saluta... per il momento!

mercoledì 2 giugno 2010

Lettera O

Tema di uno swap di qualche tempo fa: una lettera dell'alfabeto, intesa come simbolo grafico, non come parola. Insomma, una cosa che anche un cinese avrebbe potuto capire, nonostante scriva in ideogrammi. Una cosa che chiunque interpreterebbe allo stesso modo: per esempio, "a" in italiano significa andare in qualche posto o che qualcuno riceve qualcosa, mentre in inglese "a" è un articolo indeterminativo, significa "un". Invece se uso la forma della A per rappresentare una casa, una montagna o quel che mi pare, tutti capiscono il disegno.

Io ho scelto la O, perché è circolare ed il cerchio è un simbolo universale. E poi perché "oh!" significa stupore in tutte le lingue, e tutti quelli che si stupiscono fanno una faccia così: °O° ovunque siano nati ^__^
Tra tutto ciò che il cerchio può significare, io l'ho scelto come simbolo dell'infinito limitato. Non è necessario che vi facciate venire il mal di testa per capire il concetto matematico o filosofico di "infinito limitato": basta pensare a chi cerca parcheggio a Milano o al cane che si morde la coda. Girare all'infinito senza andare da nessuna parte. O ancora, già dalle elementari riusciamo ad intuire il concetto di cerchio come "poligono di infiniti lati". Ed esiste un tipo di infinito che non diventa sempre più grande, ma si ottiene dividendo un oggetto limitato in modo sempre più fine, infinite volte, fino ad avere infinite briciole di infinita piccolezza.

Ecco qui dunque come ho raffigurato tutto ciò.
Il lavoro si è svolto in due fasi: quella entro la scadenza e quella molto dopo la scadenza.
Prima di tutto ho preso una scatola rotonda, una di quelle dei biscotti danesi al burro. Ho cercato di verniciarla, ma quel vecchio barattolo di vernice si è rivelato una bella fregatura: la prima mano di pittura ci ha messo due giorni e mezzo ad asciugare invece di 8 ore, e ancora dovevo darne almeno un'altra! Senza contare che durante l'asciugatura si è riempita di polvere, briciole e schifezze! Ho dovuto rinunciare a consegnare la scatola...

Avevo pensato di decorarla con dei disegni di Escher. Escher è un artista che i matematici, i fan del film Labyrinth e gli appassionati di illusioni ottiche conoscono bene. Se voi non sapete chi sia, fate una ricerchina in Internet e una faccina a cerchiolini °O°
Ho stampato una sua opera rotonda, "Limite del cerchio III", su carta fotografica, e ho impiegato mezza giornata solo per riuscire a stamparla col diametro di 15 cm, che mi serviva per la misura del coperchio. Poi ho preso la carta da lucido (non il foglio di acetato trasparente, ma quella carta da ricalco traslucida), ne ho incollati due strati e ne ho ritagliato una ciambella (la lettera O scelta come tema); quindi l'ho incollata sull'opera di Escher.
Ho consegnato solo quella sotto forma di bigliettino, disegnando un sacco di faccine con gli occhi e/o la bocca a forma di O sul retro, insieme ad un altro tondo di accompagnamento su cui ho scritto la mia interpretazione del tema. E mi sono dimenticata di fotografare. -__-"

Poi per difficoltà varie un incontro è slittato, ed avendo del tempo in più ma nessun tema nuovo su cui operare ho ben pensato di dare la seconda mano di vernice alla scatola e di completare l'opera. La schifosa era stata scelta per il colore blu-turchese, colore del cielo infinito e dell'oceano sconfinato.

Ho impiegato un'altra mezza giornata per stampare strisce da 20 cm di un'altra opera di Escher di cui mi sfugge il titolo (credo fosse un numero in una serie di studi sulla divisione regolare del piano). Poiché nell'opera compaiono pochi pescetti, ho dovuto copiare ed incollare in serie, con la difficoltà che nel disegno di Escher, fatto a mano, non combaciava perfettamente la destra con la sinistra, e allora giù di Photoshop... E poi dannarsi di nuovo con formato immagine e stampante per ottenere una stampa su misura. U_U
Comunque ho vinto io... Sulla sinistra della foto vedete anche una prova a colori dell'immagine che andava sopra il coperchio.


Ora non restava che ritagliare le figure da mettere sulla scatola! Mi dispiace che si veda la giunta tra le tre strisce (anche se nella foto non si nota): la scatola misura 60,1 cm di circonferenza... ma come lo faccio fare un terzo di mm alla stampante?
Ho fissato il tutto con tre pezzetti di nastro biadesivo in corrispondenza delle giunte. Potevo mettere un cordoncino ai bordi della striscia per rifinire meglio... Ma mi sembrava non ne valesse la pena, visto quanto era brutta la vernice, la scatola aveva già in origine il coperchio bocciato, eccetera. Sarà un contenitore senza pretese di serietà, ma almeno ho fatto i miei esperimenti e ho capito come fare la prossima volta.


Quando ci siamo rivisti, ho consegnato finalmente il tutto! Mi sono fatta portare il tondo già consegnato per incollarlo al coperchio...


E nella scatola dei biscotti ho messo dei biscotti, ovviamente ad O pure loro! Non avevo un tovagliolo rotondo così ho usato un fazzoletto a pallini... non sono così abile con gli orli da farne uno io ^^"


Fine dell'avventura, e... buon appetito! ^O^

Dimenticavo: dopo aver ricevuto il biglietto-O, il mio gentilissimo amico mi ha regalato un compasso-taglierino per fare cerchi perfetti! MA VAI! Grazie! ^O^ Ero così tentata da quell'altro attrezzino che avevo visto all'hobby show, una specie di cerchiometro rotante con taglierina... Però non l'ho comprato, pensando: "Sarebbe comodo, sì, ma quando lo uso? Non sono una scrapper... per quelle poche volte che mi servirà, posso arrangiarmi con le forbici..." E difatti pure lui non è che lo trovasse utilissimo, in realtà mi ha rifilato il suo, usato poco o niente. ;) Però per me rappresentava il tipico oggetto del desiderio completamente inutile ed assolutamente accattivante... Per fortuna che sono tirchia e non mi riempio la casa di cianfrusaglie, così i miei amici sanno sempre cosa regalarmi! XD Grazie ancora!

martedì 1 giugno 2010

Con la rosa, un'altra rosa...

Eccomi qui con il completamento del post sullo swap a tema rosa...
Ho fotografato il disegno originale di Dilshika, che ho avuto in visione (grazie mille cara! ;_;)
Mi dispiace solo non essere un fotografo capace, alla fine ho distorto l'immagine è_é che nervi è_é
La dimensione originale è 24x33 cm, un po' più grande di un A4.
E ricordatevi che c'è il diritto d'autore, io riproduco l'opera solo perché sono stata autorizzata! Chiedete il permesso prima!
(Come al solito, clic sulle foto per vedere l'immagine più in grande)


Poi ho dimenticato di fotografare questi due adesivi che chiudevano il sacchetto che conteneva il libro di Wilde... non sono carini? E posso farne ciò che voglio, quindi li rivedrete ;)


E ancora, ecco a voi il parto della mia mente... insieme al testo della Canzone di Marinella e alle tre piccole rose di raso, il mio amico swapper ha ricevuto questo scarabocchio. O meglio, questo è una fotocopia, lui ha l'originale in penna blu e un po' in penna nera sul retro di un foglio stampato e riciclato... Non è che io abitualmente swappi schifezze, ma volevo che il tutto fosse testimonianza di ciò che realmente avviene mentre preparo un lavoretto a tema, e io realmente prendo appunti su fogli di recupero o notes con la pubblicità!


Si vede bene il tortuoso percorso dei miei pensieri. Io creo così, le idee mi vengono sfreccettando da ogni dove ed intrecciandosi tra loro... Beh questa è la prima volta che me le segno in tal modo, perché volevo appunto mostrare cosa succede nel mio cervello nelle due settimane tra swap e swap! Quando ho un tema da sviluppare capita che non mi venga in mente niente, oppure può succedere che mi fisso su un'idea e devo fare quella e non penso ad altro, ma la maggior parte delle volte brandelli di idee si concatenano tra loro, partendo dal tema o girando intorno ad esso.

Bene, per questa volta è tutto qui...
Poi ho ancora da postare il lavoro sul tema della lettera dell'alfabeto... Quello della caduta di Icaro... Il nome dato allo swap e ciò che ci si collega... Il premio di Mony... Il prossimo tema da sviluppare... Altri lavori in corso... AAARRRGGGHHH COME SONO INDIETROOO!!!